Un giorno in tribunale
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- Cittadinanza digitale
- Consapevolezza e responsabilità
- Emozioni
- Cyberbullismo - bullismo
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- Area Umanistico-Letteraria
- Educazione Civica
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- Comunicazione nella madrelingua
- Competenza digitale
- Competenze sociali e civiche
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- 03. Le parole danno forma al pensiero
- 06. Le parole hanno conseguenze
- 10. Anche il silenzio comunica
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• Le storie di cyberbullismo sono semplici o complesse da giudicare?
• Usare dispositivi tecnologi richiede competenze emotive?
• Quante persone sono coinvolte nelle storie di cyberbullismo?
• Chi è responsabile?
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Per questa attività usa una storia di cyberbullismo precedentemente inventata dal docente o riadattata da casi di cronaca
L’insegnante redige una storia di cyberbullismo, scelta per far svolgere l’attività alla classe, e le indicazioni per ogni ruolo.
Il setting d’aula viene predisposto come se fosse l’aula di un tribunale. Tra gli alunni e le alunne vengono identificati un giudice, un/una cyberbullo/a imputato/a, una vittima, e da 5 a 7 membri della giuria.
Il resto della classe avrà il ruolo di osservatore/pubblico, che potrà essere chiamato a testimoniare sui fatti.
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Per questo step prepara e consegna una traccia per lo svolgimento del gioco di ruolo per ogni partecipante
Una volta stabiliti i ruoli, ognuno/a avrà qualche minuto di tempo per leggere accuratamente le istruzioni relative al proprio ruolo e comportarsi di conseguenza durante la simulazione. È molto importante che ci si cali nel proprio ruolo come veri attori/attrici. L’obiettivo del gioco di ruolo sarà accertare i fatti e trovare una soluzione adeguata. Inoltre dovranno essere date indicazioni su come evitare il ripetersi di episodi simili.
I personaggi vengono disposti come in un tribunale e il giudice inizia la seduta.
L’insegnante avrà cura di osservare che vengano rispettati i ruoli e supporterà il giudice nel ruolo di coordinamento.
Una traccia di svolgimento del gioco di ruolo potrebbe essere la seguente:
- Il giudice apre la seduta;
- Viene sentita la vittima che illustra i fatti dal suo punto di vista;
- Giudice e giuria possono fare domande per chiarire meglio i fatti;
- Parla il/la cyberbullo/a imputato/a;
- Il giudice e la giuria possono fare domande per chiarire meglio i fatti;
- Il giudice chiede se nel pubblico c’è qualche testimone a favore o contro;
- Intervengono i/le testimoni;
- La giuria si riunisce, elabora il verdetto, e propone soluzioni su come il/la cyberbullo/a possa riparare a ciò che ha fatto;
- Nel frattempo, viene intervistato il pubblico chiedendo cosa ne pensa di ciò che ha sentito nelle diverse testimonianze, quale potrebbe essere a suo parere la giusta punizione e come fare per evitare che accadano simili episodi in futuro;
- Il giudice riceve la sentenza, la legge e la seduta viene chiusa.
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Attiva la riflessione
L’insegnante chiede ad alunni/e come si sono sentiti/e nell’interpretare i vari ruoli e guida la riflessione circa la sentenza e i provvedimenti emessi.
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