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Primaria
Secondaria 1° grado

La classe è su WhatsApp. E in chat le regole le scriviamo noi!

Inclusione Hate Speech Privacy Netiquette Cyberbullismo - bullismo Cittadinanza digitale Consapevolezza e responsabilità Emozioni
    • Consapevolezza e responsabilità
    • Netiquette
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    • Area Umanistico-Letteraria
    • Educazione Civica
    • Comunicazione nella madrelingua
    • Competenza digitale
    • Imparare a imparare
    • Competenze sociali e civiche
    • 03. Le parole danno forma al pensiero
    • 06. Le parole hanno conseguenze
    • 10. Anche il silenzio comunica
    • • Che linguaggio usiamo nella nostra chat o in classe?

      • Come riusciamo a rispettare i diversi punti di vista?

      • Come rispettare libertà, dignità e unicità di ciascuno?

      • Come gestiamo i conflitti online e offline?

      • Può essere utile avere delle regole? E quali regole vogliamo darci?

Svolgimento
90'
  • Guarda il video

    L’insegnante introduce il tema leggendo il Manifesto della comunicazione non ostile e viene successivamente mostrato alla classe il video “Cosa puoi fare per evitare il cyberbullismo?”.

  • All’introduzione segue un momento di riflessione sul Manifesto della comunicazione non ostile come “bussola”.

    Tutto quello che viene scritto in chat è come se fosse detto dal vivo: non dobbiamo mai dimenticarci che dietro lo schermo del cellulare ci sono delle persone, che possono essere felici – o dispiaciute – per quello che scriviamo.

    Internet è virtuale, ma le persone che si incontrano e che comunicano grazie a Internet sono vere, reali. Ciò che scrivi, dici o fai in Internet con il tuo telefono e che arriva a persone reali, è tutto reale (Virtuale è reale).

    Quindi è importante riflettere bene su ciò che vogliamo dire, altrimenti potremmo ferire gli altri. Anche se stai scherzando, potresti rendere triste chi legge il tuo messaggio.

    Sicuramente avrai già sentito questa parola: cyberbullismo. Ma cosa vuol dire? Questa parola viene usata per descrivere comportamenti che feriscono e offendono qualcuno attraverso post.

  • L’insegnante chiede alla classe se ha una chat di gruppo. Dopo che ogni alunno/a ha visto il video, il docente guida la discussione suggerendo che anche nella chat di classe sarebbe importante rispettare delle regole, esattamente come quelle che rispettiamo quando parliamo di persona (es. rispettare i turni di parola, non sovrapporsi, ecc..). Altrimenti, le conversazioni possono diventare sgradevoli e dare origine a discussioni.

    L’insegnante chiede ad alunni/e con quali modalità interagiscono: si mandano solo messaggi? Inviano vocali? Postano foto e video? Con quale frequenza? Se vi sono compagni/e che non hanno Whatsapp, come vengono coinvolti/e nelle discussioni?

    È importante partire da delle regole che possano aiutare ciascuno/a ad esprimersi rispettando gli altri. Le seguenti domande fungono da stimolo per il confronto:

    • Che tipo di messaggio può renderci felici, farci arrabbiare o rattristarci?
    • Cosa possiamo fare per evitare che qualcuno/a si senta a disagio per qualche motivo?
    • È importante partire da se stessi: quali sono, secondo me, le caratteristiche di un messaggio corretto/scritto bene, sia in termini di contenuto sia in termini di forma?

    Alcuni esempi per stimolare la riflessione:

    • Scrivere tutto maiuscolo equivale a sottolineare che quel messaggio è “urlato”; è davvero ciò che si vuole?
    • Rispettare degli orari di “silenzio online” (non ci si scrive dopo le 21.30, fino alla mattina successiva).
  • Crea un regolamento condiviso di classe

    Ogni alunno/a fornirà il proprio contributo a partire dalle aree di riferimento elencate di seguito: tutti i contributi saranno riportati all’interno di un documento condiviso tramite Google Drive. Le aree aiutano a focalizzare i temi su cui impostare il lavoro:

    • Orari: indicazioni di orari di “silenzio online” da rispettare. 
    • Grammatica delle conversazioni online.
    • Uso della chat per fini scolastici: chiedere indicazioni sui compiti da svolgere.
    • Condivisioni: pubblicare soltanto immagini e video dopo aver ricevuto il consenso di chi è coinvolto.
    • Tono del messaggio: inserire emoji per esprimere al meglio le emozioni che accompagnano il messaggio (smile che ride per una battuta).
    • Giudizi e offese: tenere sempre conto che “gli insulti non sono argomenti” e che “le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare”
    • Rispetto e coinvolgimento di chi non ha Whatsapp: ricordarsi di chi non ha Whatsapp, avendo cura di inoltrare le comunicazioni che riguardano tutti/e, evitando in questo modo che venga escluso/a.

    Al termine della condivisione, l’insegnante leggerà il regolamento e, dopo averlo trascritto su un foglio o stampato e appeso alla bacheca in classe, chiederà a ciascuno/a di sottoscriverlo formalmente (attraverso la firma o, nel caso di lezioni a distanza, la firma digitale apposta sul documento).

    La firma ne garantisce l’ufficialità e l’impegno a rispettarlo.

    Ogni alunno/a a turno si farà “garante” della comunicazione nel gruppo: verificherà che tutte le regole vengano rispettate e, in caso di violazione, richiamerà “all’ordine” i/le compagni/e.

  • La classe potrebbe postare l’immagine con il regolamento all’interno del gruppo, riportandone i punti salienti nella descrizione.

    Di seguito alcuni suggerimenti di approfondimento:

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