
(B)io
-
- Cittadinanza digitale
- Consapevolezza e responsabilità
- Web reputation /identità online
- Social
-
- Educazione Civica
- Area Umanistico-Letteraria
-
- Comunicazione nella madrelingua
- Competenza digitale
- Competenze sociali e civiche
- Consapevolezza ed espressione culturale
-
- 02. Si è ciò che si comunica
- 07. Condividere è una responsabilità
- 09. Gli insulti non sono argomenti
-
• Chi sono?
• Con che parole mi descrivo e scrivo di me?
• La mia identità offline e la mia identità online corrispondono?
-
Leggi e spiega il Manifesto della comunicazione non ostile, in particolare il principio 2
“Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano”.
Ma cosa vuol dire esattamente? Significa che le parole che usiamo aiutano la costruzione e la definizione della nostra identità, tanto online quanto offline. Foto, post, chat, video: sono tantissimi i modi in cui è possibile raccontare chi siamo.
Chi ci legge, ci vede, ci segue, si fa un’idea di noi e può confrontare questa immagine con la “versione di noi” che incontra ogni giorno; ma se invece qualcuno/a leggesse solo quello che scriviamo, e vedesse solo le nostre foto, capirebbe comunque chi siamo davvero?
Le nostre parole sono come un biglietto da visita: una specie di filtro di conoscenza per chi ci ascolta o ci legge.
-
Per una settimana analizza la tua comunicazione in classe e online e poi riassumi l’analisi fatta
L’insegnante assegna a ciascuno/a il compito di prestare attenzione alla propria comunicazione per circa una settimana: non soltanto quando si è in classe, ma anche online (se si possiedono profili social, tenere presente anche la tipologia di informazioni condivise).
Le domande fondamentali da porsi per orientare l’osservazione sono:
- Chi sono?
- Con che parole mi descrivo e scrivo di me?
- La mia identità offline e la mia identità online corrispondono?
Al termine della settimana, ciascuno/a scriverà un piccolo resoconto: una sorta di bio, che dovrà poi sintetizzare in 150 caratteri.
-
Procurati una scatola dove inserire le bio per farle estrarre a sorte. Ogni studente modificherà poi per iscritto la bio estratta
Ciascuna bio verrà inserita in una scatola, dalla quale ogni alunno/a ne estrarrà una a sorte: ognuno leggerà autonomamente la bio estratta e potrà decidere se integrarla, modificarla o lasciarla così com’è, a seconda della propria percezione offline (ed eventualmente online) della persona estratta.
É importante sottolineare che questo genere di esercizio va realizzato in assenza di giudizio: è un confronto tra ciò che si immagina di comunicare di sé e la percezione di chi osserva.
-
Fai leggere le modifiche fatte dai compagni per iniziare una riflessione
Al termine del lavoro, verrà riconsegnata la bio a ciascuno/a: l’insegnante chiederà di leggere le eventuali correzioni e integrazioni e indicare che reazione ha generato: sorpresa, felicità, disaccordo, ecc.
Il feedback che si è ricevuto è un suggerimento prezioso: se c’è troppa discrepanza, cosa si può fare? Lo scopo è di favorire un raffronto tra ciò che si immagina di comunicare e ciò che viene percepito da coloro con cui si interagisce.
-
Si può chiedere alla classe di utilizzare la bio scritta da sé e la versione “rivisitata” come una sorta di traccia di identità: ogni mese possono rileggerla e verificare se la propria identità (offline e online) risulta rappresentata da quella descrizione. Può essere un esercizio utile per verificare l’evoluzione e i cambiamenti che sentono di vivere.
Inoltre, ogni bio potrebbe diventare una sorta di breve infografica su ogni allievo/a, da realizzare attraverso applicativi come Canva o similari.
In questa sezione troverai le esperienze di chi ha lavorato con l'attività proposta attraverso un racconto di foto e video! Prendi spunto, fatti un'idea e se vuoi condividi la tua esperienza con gli altri raccontando com'è andata (se trovi la sezione vuota, apri le danze ;) )