Un’indagine sul cyberbullismo
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- Cyberbullismo - bullismo
- Consapevolezza e responsabilità
- Cittadinanza digitale
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- Area Umanistico-Letteraria
- Educazione Civica
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- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
- Comunicazione nella madrelingua
- Competenza digitale
- Competenze sociali e civiche
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- 06. Le parole hanno conseguenze
- 03. Le parole danno forma al pensiero
- 10. Anche il silenzio comunica
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• Cos’è il cyberbullismo?
• È simile al bullismo? Fa più o meno male?
• Quanti tipi di cyberbullismo esisitono?
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Per svolgere questa attività usa fogli e penne
La classe viene divisa in gruppi di 3-4 persone. Ad ogni gruppo viene affidata una domanda: “Cos’è il cyberbullismo?” e si chiede di provare a scrivere una definizione breve, ma completa. Inoltre si chiede a ogni gruppo di fornire almeno 5 esempi di cyberbullismo: ogni esempio viene scritto su un foglio.
Al termine delle attività, i gruppi consegnano al docente la propria definizione e i 5 esempi. Si leggono tutti gli esempi, cercando di accorpare quelli simili.
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Attiva la riflessione
Il docente guida la ripresa, facendo emergere alcune domande fondamentali:
- Quali sono le caratteristiche del cyberbullismo?
- Si può dire che sia uguale al bullismo? Sicuramente ha alcune caratteristiche in comune (ripetitività, intenzionalità, asimmetria tra vittima e cyberbullo), ma la possibilità di raggiungere velocemente moltissime persone e potenzialmente a ogni ora e in ogni luogo, rende il cyberbullismo ancora più insidioso.
- Alcuni cyberbulli sono anonimi, in generale essere dietro uno schermo rende più disinibiti e fa fare e dire cose che di persona non si direbbero mai?
L’insegnante può anche cercare di capire se gli esempi riportati traggano spunto da fatti realmente accaduti ad alunni e alunne, oppure ne sono venuti a conoscenza da amici/amiche, da storie viste in tv o notizie di cronaca.
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Per questo step usa Il Manifesto della comunicazione non ostile
A questo punto, la classe lavora per trasformare ogni episodio di cyberbullismo in una domanda da inserire in un questionario (es. l’episodio “un mio amico/una mia amica ha ricevuto offese sulla chat di classe” viene trasformato in “hai mai ricevuto offese in chat?”): lo scopo è costruire un questionario con domande sul cyberbullismo. Sarà probabilmente necessario continuare la strutturazione del questionario in un’altra ora di lezione.
Una volta costruito il questionario, dovrà essere testato: l’insegnante pone le domanda e per ogni domanda chiede ad alunni e alunne di schierarsi (con alzata di mano, spostandosi in un’area identificata con “sì” oppure “no”). Come ci si sente in queste situazioni? Capitano a pochi o tanti?
Il Manifesto della comunicazione non ostile è un utile supporto.
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Diffondi l’uso del questionario
In conclusione dell’attività il questionario è pronto per essere sottoposto a un campione di persone (alunni/e di altre classi, adulti, compagni/e di squadra, ecc…), per aumentare le conoscenze sul cyberbullismo.
I dati raccolti possono diventare oggetto di un lavoro statistico. Al termine del percorso, la classe prova a dare una definizione di cyberbullismo e inventa uno slogan contro il cyberbullismo, da affiggere in classe o postare sul blog di classe o eventuali social.
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