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Primaria
Secondaria 1° grado

Seguire le frecce – L’esempio dello sport

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    • 01. Virtuale è reale
    • • Dare il meglio di sé vuol dire vincere sempre e a tutti i costi?

      • La diversità è un tratto distintivo o un valore?

      • Il fallimento può diventare un valore aggiunto, un’opportunità?

      • Sport e vita hanno elementi in comune?

Svolgimento
390'
  • Approfondimento sul personaggio-esempio che ci guiderà sulla nostra strada

    Fai vedere ai ragazzi le due puntate del film “La freccia del Sud” dedicato a Pietro Mennea (è un po’ lungo, ma appassionante e coinvolgente). Puoi scegliere di estrarre soltanto dei brani del film, quelli che ritieni più utili al lavoro da fare.

    In alternativa ascolta insieme ai ragazzi il podcast in cui Carlo D’Amicis racconta Pietro Mennea. In ogni caso, puoi integrare il video riassuntivo della vita di Mennea, contenente immagini originali.

    Se necessario interrompi la visione o ascolto per spiegare situazioni ed eventi che per i ragazzi sono poco comprensibili o sconosciuti, perché lontani dalle loro esperienze di vita (es. il gesto di Tommy Smith e dei suoi compagni sul podio, gli eventi tragici di Monaco ’72, la situazione particolare durante l’Olimpiade di Mosca).

    Al termine della visione, lascia i ragazzi liberi di commentare, di fare domande e di condividere nel grande gruppo le loro riflessioni. Il tuo ruolo è di mediatore/facilitatore.

  • Riflessione di classe

    Per riordinare le idee, se nello step precedente hai fatto vedere il film o brani del film, qui puoi partire facendo vedere il video riassuntivo o facendo ascoltare il podcast.

    Utilizza una lavagna o un cartellone al centro del quale scrivi il titolo del film, poi invita ciascuno dei ragazzi a prendersi un minuto per pensare (meglio a occhi chiusi). Sulla lavagna, o cartellone, verrà riportata la prima parola che verrà in mente a ciascuno.

    Apri una discussione a partire dalle parole scelte. Al termine potrete commentare insieme il risultato del lavoro. Ricorda di chiedere ai ragazzi di riportare gli esempi proposti alla loro esperienza di sportivi, ai sacrifici che lo sport impone (nel caso qualcuno lo faccia a livello agonistico o con una certa frequenza), ai benefici, ai sogni.

  • Discussione a partire dalla pagina di un libro

    Federico Taddia ha pubblicato il 27 luglio 2021, dopo l’ultima finale olimpica a cui ha partecipato Federica Pellegrini, la foto di un estratto del libro che i due hanno scritto insieme, “Mamma posso farmi il piercing? Pensieri segreti di una campionessa molto giovane” (Fabbri editore, 2007).

    Il testo citato recita: “A volte non vorresti più vivere, altre ringrazi di poter vivere. A volte ti senti inutile, altre sai che sono tutti ai tuoi piedi…”

    Dividi i ragazzi in piccoli gruppi, in modo che il dialogo e il confronto possano essere facilitati.

    Consegna a ciascuno il testo, leggilo ad alta voce e spiega di che cosa si tratta. Soffermati anche a spiegare velocemente chi è Federica Pellegrini, nel caso qualcuno non la conosca.

    Invitali a riflettere all’interno del gruppo utilizzando le seguenti domande:

    • Leggendo cogli delle analogie fra le parole di Federica e l’esperienza di Pietro? Se sì, quali?
    • Quale/i frase/i ti ha/hanno colpito di più?
    • Praticando sport, ti ci ritrovi? 
    • Quale frase ti rappresenta di più? Perché?

    Al termine del confronto, seguendo le domande-stimolo ciascun gruppo potrà elaborare un proprio testo da esporre agli altri.

  • Ricerca storica, lavoro sulla forza anche politica dello sport

    Per questa parte dell’attività, utilizza le seguenti fonti:

    Guarda insieme ai ragazzi il video dell’intervista a Mennea. In un passaggio significativo Pietro si definisce “ Il ragazzo del Sud senza pista” e ancora “ Quelli storti e neri come me non piacciono abbastanza”

    Proponi loro questo scritto di Nelson Mandela:

    “Lo sport può creare speranza dove prima c’era solo disperazione. È più potente dei governi per abbattere le barriere del razzismo. Lo sport è capace di cambiare il mondo“.

    Chiedi loro di recuperare materiale scritto, video o foto, relativi al gesto compiuto sul podio da Tommie Smith, John Carlos e Peter Norman, in aggiunta a quanto già disponibile qui.

    Una volta raccolto il materiale sarà possibile ricostruire l’evento e riuscire a individuarne le conseguenze per i tre atleti.

    Create insieme un power point o un documento multimediale da presentare ad altri ragazzi o alle altre classi.

  • Riflessione, ricerca, lavoro di gruppo anche a casa e confronto finale

    Proponi ai ragazzi questa intervista di Mennea

    “Il fallimento aiuta a far crescere le persone”. In una parte significativa della sua intervista, Pietro Paolo Mennea parla del grande valore che ha avuto per lui il fallimento. Spesso agli atleti, anche ai più grandi, capita di fallire un’impresa, un record, di non qualificarsi, di non poter partecipare a eventi importanti perché manca loro “qualcosa” nella preparazione, nella concentrazione e nello stato mentale, oppure perché si infortunano gravemente proprio prima di un evento sportivo che preparavano e aspettavano da anni. 

    All’Olimpiade di Tokyo non ci sono stato soltanto i grandi successi degli atleti italiani: qualcuno di loro, pur molto atteso, ha fallito l’obiettivo che si era posto. Per esempio Benedetta Pilato, nuotatrice, o le squadre di volley maschile e femminile, la nazionale maschile di pallanuoto, in generale gli atleti della scherma.

    Da sempre ci sono atleti che, come Mennea, dal fallimento o dall’infortunio sono passati dopo anni di duro lavoro al riscatto, come nei casi di Gianmarco Tamberi, Federica Pellegrini, Jury Chechi.

    Assegna ai ragazzi (individualmente, a coppie o a gruppi) una ricerca da fare: ognuno di loro dovrà cercare un atleta italiano o straniero che abbia vissuto nel suo percorso anche il fallimento.

    Chiedi ai ragazzi di trovare per l’atleta prescelto articoli di giornale, di riviste specializzate, ma anche notizie prese dai social (dai profili personali degli atleti, dei fan o dei critici) che consentano di rivelare anche la “gogna mediatica” con la quale ciascuno si è dovuto confrontare.

    Consenti ai ragazzi di presentare alla classe lo sportivo scelto seguendo la modalità preferita (esposizione orale, multimediale, cartelloni…).

    Attraverso una riflessione finale, individuate gli elementi che le esperienze degli atleti hanno in comune.

    Poponi il video della canzone di Jovanotti come attività input conclusiva.

    Invita i ragazzi a confrontare l’esperienza degli atleti con la propria, perché lo sport è metafora di vita. Utilizza se vuoi alcune domande-stimolo come queste:

    • Ti poni degli obiettivi? Quali sono i sogni che vuoi realizzare?
    • Ti è mai capitato di fare tanti sforzi per raggiungerli e di non riuscire? 
    • Ti è capitato invece di raggiungerli con facilità, senza sforzo? 
    • C’è differenza fra l’una e l’altra situazione?
  • Riflessione, ricerca, lavoro di gruppo anche a casa e confronto finale

    “La crisi non fa per noi”, J. Velasco e N. Marocré;

    Pino Maddaloni, Olimpiadi di Sydney 2000 e “L’oro di Scampia”;

    Il ritorno di Juri Chechi – Olimpiadi di Atene 2004;

    La storia di Salia Yusuf Omar;

    Sfide – Mennea e Simeoni, Mosca ’80.

    Abbiamo inserito in quest’ultimo step alcuni materiali a titolo esemplificativo che consentono ugualmente un lavoro di riflessione e di ricerca, con relativo confronto finale, nel caso che gli step precedenti siano stati particolarmente utili e graditi ai ragazzi.

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