L’insegnante fa una premessa spiegando cosa sia l’energia e quali siano i suoi possibili effetti positivi o negativi: l’energia che crea e alimenta per far splendere una lampadina o l’energia che purtroppo consuma il nostro Pianeta. Allo stesso modo, le parole che diciamo possono creare qualcosa di bello oppure distruggere, come ben evidente nella filastrocca “Le parole gentili” di Elio Gentile. L’insegnante legge quindi la filastrocca “Le parole gentili” per poi dare il via all’attività.

Dopo aver preparato a casa due card per ogni bambino/a, l’insegnante le distribuisce in classe: la prima riporta una parola con un significato positivo oppure una con un significato negativo; la seconda, invece, è una “card reazione” che dispone di una faccina sorridente da un lato e di una triste dall’altra.

A turno, ogni bambino/a legge la parola scritta sulla prima card a un/a compagno/a e la contestualizza in una frase. Il/la compagno/a, a sua volta, risponde mostrando la card reazione dalla parte sorridente o da quella triste, a seconda dell’energia che il/la suo/a compagno/a ha saputo o voluto trasmettere.

Una volta finito il gioco sarà evidente che le parole suscitano reazioni positive e negative, perciò quando ci si relaziona con le altre persone bisogna stare attenti/e.

Successivamente, viene distribuito il Manifesto della comunicazione non ostile per l’infanzia, che sarà una piccola guida per ogni bambino/a per imparare a calibrare le parole e a capire quale energia trasmettere agli/alle altri/e, nelle relazioni online e offline.

Infine, ogni bambino/a potrà realizzare una card con le parole che secondo lui/lei comunicano energia positiva, e, una volta personalizzata, potrà incollarla sulla prima pagina del diario, come promemoria delle parole da usare ogni giorno.

Sulla scia del Manifesto, le card potranno anche essere raccolte e incollate su un cartellone per ricordarsi ogni giorno di mantenere un’energia positiva a scuola, anche attraverso le parole.