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Primaria

Giochiamo a nascondino…con i dati sensibili ;-)

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    • 01. Virtuale è reale
    • 08. Le idee si possono discutere.Le persone si devono rispettare
    • • Che cos’è la privacy?

      • A cosa bisogna fare attenzione?

      • Che cosa vuol dire “dati sensibili”?

      • Quali sono le informazioni che sarebbe meglio non condividere (online e offline)?

Svolgimento
75'
  • Guarda il video

    L’insegnante inviterà la classe a discutere sul concetto di privacy, rivolgendo ad alunni e alunne le seguenti domande: 

    • Avete mai sentito la parola Privacy? 
    • Che cosa significa? 
    • Secondo voi su Internet ci può essere Privacy? 

    Successivamente, verrà fatto vedere almeno due volte alla classe il video “Privacy online per bambini: Protezione e sicurezza su internet per bambini”.

  • Al termine del video, viene promosso un momento di riflessione a partire dalle ultime due domande fondamentali.

    Si procede, quindi, a definire il concetto di “informazioni sensibili”, facilitando il parallelismo tra mondo reale e mondo virtuale: esattamente come non si direbbe ad uno/a sconosciuto/a incontrato/a per strada dove si abita e quanti anni si ha, è bene prestare la stessa attenzione online, così da poter vivere con serenità la Rete.

    L’insegnante promuoverà una discussione finale a partire dalla seguente frase che sintetizza i due concetti base della Rete: “Internet è pubblico” e “Internet non dimentica”. Internet è un luogo bellissimo, in cui è possibile fare tantissime cose: è importante però ricordare che non sappiamo bene chi leggerà le informazioni che condividiamo o le immagini che postiamo, non possiamo nemmeno cancellarle del tutto o correggerle. Non è come una lavagna su cui si può scrivere con il gesso e poi cancellare con lo straccio: le informazioni rimangono online per moltissimo tempo!

    Bisogna quindi fare attenzione alle informazioni che si mettono in Rete: meglio pensarci prima di condividerle!

  • Per lo svolgimento di questo step utilizza un'immagine/fotocopia di una lavagna, colla, materiale di cancelleria

    Per ricordare quanto detto, verrà consegnata a bambini/e l’immagine di una lavagna sulla quale incollare una foto o una scritta che si riferisca a quei dati che, in seguito al confronto con l’insegnante, si ritiene importante proteggere, come un tesoro: Internet è come una colla, una volta che “incolla” informazioni sensibili o foto, queste non possono essere più rimosse – diversamente dai post-it, che possono essere staccati senza lasciar traccia.

  • Per questa attività, l’insegnante può appoggiarsi al manuale “Il mio primo telefono” (maggiori informazioni sul sito di Parole O_Stili cliccando su questo link).

    L’insegnante potrebbe chiedere ad alunni e alunne di guardare a casa insieme ai genitori il video di Cappuccetto Rosso (disponibile sul canale Funmoods cliccando su questo link). Dal momento che il video è in lingua inglese, i genitori possono tradurlo a figli/e o, se preferiscono, possono leggere la filastrocca allegata (che ne costituisce una sorta di traduzione in rima).

    CAPPUCCETTO ROSSO AL TEMPO DEI SOCIAL NETWORK

    C’era una volta in un paesino lontano una dolce bambina, a cui la nonna regalò un rosso cappuccetto dicendole: “Indossalo sempre, mia cara piccina! Levalo solo la sera, prima di stenderti a letto.” Cappuccetto Rosso aveva tanti amici E li vedeva di persona o grazie al PC. Con loro trascorreva momenti felici, E ogni mattina si scrivevano con il telefono “Buondì!”. Un giorno però una nuova richiesta di amicizia su Facebook arrivò, ma Cappuccetto Rosso, che non voleva più informazioni cercare, subito su “Accetta” cliccò senza pensare ai rischi che poteva in questo modo incontrare. Dietro quella foto si nascondeva un lupo astuto, che ora aveva accesso a molte informazioni private. Quel cattivo non perse nemmeno un minuto e di corsa raggiunse la casa della nonna nel bosco di Lingate. Cappuccetto Rosso attraversò il bosco col suo cestino in mano, giunta dalla nonna aprì la porta e trovò il lupo seduto sopra il divano che voleva fare di lei una torta. Per fortuna la nonna il lupo colpì e riuscì così la tragedia ad evitare. Da questa vicenda Cappuccetto Rosso capì che era meglio la propria privacy tutelare. Dopo essere tornata in paese, senza esitazione ai suoi amici volle questo insegnare: “Non condividete con chi non conoscete alcuna informazione, perché in situazioni spiacevoli vi potreste poi trovare”.

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