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Primaria

È o sembra?

in collaborazione con wind3

Cittadinanza digitale Consapevolezza e responsabilità
    • Cittadinanza digitale
    • Consapevolezza e responsabilità
    • Educazione Civica
    • Area Umanistico-Letteraria
    • Area Scientifica-Tecnologica Matematico
    • Area Artistico-Espressiva
    • Competenze sociali e civiche
    • Competenza digitale
    • Imparare a imparare
    • 01. Virtuale è reale
    • 08. Le idee si possono discutere.Le persone si devono rispettare
    • • Quello che i nostri occhi vedono corrisponde sempre alla realtà?

      • Quello che sembra coincide con quello che è?

      • Perché esistono proverbi come “L’abito non fa il monaco”?

      • Quali usi creativi e positivi possiamo fare dei nostri dispositivi tecnologici?

      • Quali regole di sicurezza ne possiamo ricavare?

Svolgimento
105'
  • Lettura del libro, inoltre per lo svolgimento di questo step utilizza quadratini colorati, fogli, materiale di cancelleria

    L’insegnante offre come spunto di discussione il libro “Sembra questo sembra quello …” di M.E. Agostinelli – edizioni Salani, 2002, e ne fa una lettura condivisa. Se non si dispone del libro si può utilizzare la LIM per seguirne insieme in aula la videolettura.

    Quante volte ci è capitato di interpretare come “vero” qualcosa che ci ha colpito di primo acchito, scoprendone solo in un secondo momento aspetti diversi e inaspettati, a volte piacevoli e altre volte no! Parliamone insieme, ripeschiamo nella nostra memoria esempi di vissuto.

    Realizziamo un semplice istogramma utilizzando i quadratini di carta colorata per visualizzare a quanti di noi è capitato almeno una volta di “interpretare” anziché “guardare”.

  • Per lo svolgimento di questo step utilizza materiale di cancelleria, vecchie riviste, fogli bianchi

    La fotocamera dello smartphone o del tablet ci permette di “giocare” con le immagini in un modo originale: non per fissare la realtà, ma per interpretarla in modo creativo e restituirne un’immagine inedita, fantasiosa, piacevole, che ci gratifica, cattura la nostra e altrui attenzione, ma che non corrisponde al “vero”.

    Divisi in piccoli gruppi fotografiamo pagine di vecchie riviste dalle quali ritagliamo immagini di persone, oggetti, animali. Realizziamo su fogli bianchi disegni di ambienti, situazioni, paesaggi, o semplicemente grafismi o effetti grafici ottenuti con la tecnica del frottage. Posizioniamo sui disegni i soggetti che abbiamo ritagliato e completiamo con dettagli creativi utilizzando anche piccoli materiali di recupero secondo la nostra fantasia. Ora fotografiamo.

    Sulla LIM condividiamo le foto delle nostre creazioni artistiche e confrontiamole con le foto delle pagine dalle quali avevamo ottenuto i ritagli. Cosa osserviamo? I due gruppi di immagini, pur avendo gli stessi soggetti, ci “raccontano” storie uguali? Perché? Agli elementi che avevamo ritagliato attribuiamo le medesime caratteristiche? Discutiamone insieme e appuntiamo su un foglio di carta da pacco i nostri pensieri.

    Appendiamo in aula per ricordare che dietro un’immagine che vediamo non sempre c’è la realtà e per non dimenticare l’importanza di non perdere il contatto diretto con il mondo che ci circonda perché questo ci aiuta a valutare.

    Possiamo espandere l’attività a casa con l’input a ricercare, con l’aiuto dei familiari, proverbi che, come “L’abito non fa il monaco”, restituiscono quanto abbiamo imparato. Sarà un modo per condividere l’esperienza fatta a scuola con la famiglia e avviare il dialogo intrafamiliare sul tema della sicurezza nell’uso del digitale, ma anche sulle sue opportunità. Successivamente, in classe, individuiamo quale regola di sicurezza ci ha suggerito l’esperienza e annotiamola in un decalogo di classe.

  • L’attività contribuisce ad un eventuale percorso di educazione per una cittadinanza digitale anche alla luce delle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica connesse alla Legge 92 del 2019.

    A partire dalla conoscenza delle varie opportunità date dagli strumenti, si intercettano in modo “naturale” temi quali la consapevolezza e la responsabilità nel loro uso, i comportamenti di sicurezza ma anche di rispetto dell’altro nella comunicazione e nella navigazione in rete, la capacità di riconoscere le informazioni corrette/vere, il concetto di identità digitale e necessarie regole sulla privacy.

    Con i bambini più grandi l’attività descritta apre in particolare all’importante tema dell’autotutela in rete. La condivisione in famiglia dell’esperienza a scuola risulta fondamentale nella composizione della comunicazione genitori/figli alla base del rapporto di fiducia, indispensabile per raggiungere il bilanciamento fra fiducia e controllo, sostegno all’autonomia e protezione, consapevolezza e regola, dimensione individuale e sociale alla base delle competenze digitali ma anche della crescita della persona.

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    Chi ha già lavorato in classe con questa attività

    In questa sezione troverai le esperienze di chi ha lavorato con l'attività proposta attraverso un racconto di foto e video! Prendi spunto, fatti un'idea e se vuoi condividi la tua esperienza con gli altri raccontando com'è andata (se trovi la sezione vuota, apri le danze ;) )