#AncheioManifesto – Canzone gentile
Imparare ad usare e diffondere parole gentili nei confronti delle altre persone partendo dalla consapevolezza che spesso queste sono le stesse che vorremmo venissero dette a noi.
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- Consapevolezza e responsabilità
- Collaborazione
- Cittadinanza digitale
- Emozioni
- Hate speech
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- Educazione Civica
- Area Umanistico-Letteraria
- Area Artistico-Espressiva
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- Competenze sociali e civiche
- Consapevolezza ed espressione culturale
- Comunicazione nella madrelingua
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- 09. Gli insulti non sono argomenti
- 03. Le parole danno forma al pensiero
- 08. Le idee si possono discutere.Le persone si devono rispettare
- 07. Condividere è una responsabilità
- 04. Prima di parlare bisogna ascoltare
- 05. Le parole sono un ponte
- 01. Virtuale è reale
- 02. Si è ciò che si comunica
- 06. Le parole hanno conseguenze
- 10. Anche il silenzio comunica
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• Cos’è il Manifesto della comunicazione non ostile?
• Quali parole costruiscono muri e quali parole ponti?
• È importante usare ‘parole gentili’ quando si parla con gli altri?
• Come possiamo aiutare a diffondere il messaggio del Manifesto della comunicazione non ostile?
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L’insegnante introduce l’attività spiegando che il 17 febbraio è il compleanno del Manifesto della comunicazione non ostile, l’occasione per celebrare tutti i principi e i valori del Manifesto. Il tema della festa è #ancheioManifesto, per dare la possibilità a ognuno di raccontare con creatività le proprie storie e esperienze relative al Manifesto della comunicazione non ostile.
L’insegnante legge il Manifesto della comunicazione non ostile. Può anche scegliere di farlo leggere agli alunni/e: fornendo il testo, chiede loro di alternarsi spontaneamente nella lettura, senza dare turni. È un modo per ascoltare, stare in silenzio, condividere e dare importanza alle parole.
È difficile ‘ascoltare’ gli altri? Ci siamo riusciti? -
Leggi il testo sul powerpoint e utilizza le domande proposte
L’insegnante propone la lettura del testo della “Canzone gentile”.
Estraendo a sorte, chiede a un ragazzo/a per volta di rispondere alle domande che si trovano nelle slide , esprimendo una propria opinione, vissuto, ricordo.
Per primo risponde chi è stato estratto a sorte e ha il turno di parola. Il resto della classe ascolta in silenzio. Gli altri alunni/e potranno intervenire e portare la propria esperienza quando chi aveva la parola ha terminato di esprimere il proprio commento.
E’ importante sottolineare l’importanza di non interrompere e invitare a aggiungere la propria posizione personale, senza giudicare ciò che è stato detto in precedenza. Se il ragazzo/a non se la sente di rispondere alla domanda o non ha nulla da commentare in merito può, solo per una volta, passare a una slide successiva.
Quando si sono esaurite le domande e tutti sono intervenuti, l’insegnante pone l’attenzione sulle parole finali della canzone “Il muro più alto cade in un istante e sulle macerie cresce un grande noi. Di fronte a quello che possiamo dare davanti al bello che vogliamo offrire non c’è distanza che ci può frenare” Quali sono le parole e i gesti che fanno cadere i muri e abbattono le distanze? Si chiede a tutti di raccontare un gesto o una parola che hanno ricevuto e che ha ‘abbattuto un muro’.
In particolare, si evidenzia che le parole possono costruire muri tra le persone, ma anche ponti: le parole sono importantissime e lo sono ancora di più in Rete, perché le persone che si incontrano in rete le usano per costruire i messaggi che si scambiano. -
A questo punto l’insegnante introduce la missione per il compleanno del Manifesto della comunicazione non ostile (17 febbraio) che ha come tema #ancheioManifesto.
Ognuno/a può fare un regalo al Manifesto, sostenendo la diffusione di un linguaggio non ostile e la diffusione di semplici gesti che si trasformino in atti di gentilezza:
“Vi chiediamo di donarli, nel modo più sano ed incondizionato, senza aspettarvi nulla in cambio, perché proprio quando si fanno le cose senza volere nulla in cambio, accade una magia e, negli occhi e nel sorriso dell’altro, riusciamo a vedere il mondo che cambia.
La gentilezza è facile, immediata, è gratuita ed è un gesto rivoluzionario, che sorprende. I suoi effetti sono potenti perché la gentilezza genera altra gentilezza. Essere gentili è il miglior regalo che possiamo fare
agli altri e a noi stessi.”
Per raccogliere le idee di gesti di gentilezza che abbattono muri, parole che hanno la forza di cambiare (pensieri, citazioni, storie, racconti, impegni, immagini, letture, canzoni …) l’insegnante può utilizzare una bacheca digitale (es. padlet): in questo modo gli alunni potrebbero caricare direttamente i propri contributi (anche audio), e raccoglierli in un unico spazio che il docente potrà facilmente condividere in rete con l’hastag #anchioManifesto. -
Può essere anche realizzata una presentazione o un video, in cui ogni verso della canzone è illustrato dai ragazzi/e stessi: il prodotto dell’attività potrebbe essere condiviso sul sito o sui profili social della scuola, o anche presentato ai genitori o a compagni di altre classi
Potrai inserire le immagini anche sulla piattaforma dedicata AncheioInsegno disponibile dal 17 febbraio 2021.
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