Violenza di genere… a parole
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- 03. Le parole danno forma al pensiero
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• Quale ruolo hanno e possono avere le parole nel rafforzare pregiudizi e stereotipi nei confronti delle donne?
• Quali parole possono generare violenza?
• Quali parole possono contribuire a modificare lo sguardo nei confronti delle donne?
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Guarda il video
Gli studenti e le studentesse vengono introdotti/e all’attività attraverso la visione del monologo tenuto da Paola Cortellesi in occasione della consegna dei David di Donatello 2018. Al termine della visione, l’insegnante pone la seguente domanda: Davvero sono solo parole? Invita quindi gli studenti e le studentesse a confrontarsi sul tema, in particolare sulle ultime espressioni citate dalle altre attrici.
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Discuti
L’insegnante invita gli studenti e le studentesse a riflettere sul fatto che questa violenza verbale è all’ordine del giorno, riguarda tutti gli ambiti e talvolta coinvolge persone all’apparenza insospettabili: si possono fare degli esempi (Iene vs Insigne, Collovati, Emma, Giulia vs Salvini, l’Ex assessora della provincia di Gorizia Ilaria Ceco, ecc), si può chiedere a loro stessi/e di fornire degli esempi.
Divisi/e in piccoli gruppi di massimo 3 o 4 persone, allievi e allieve sono invitati/e a pensare se hanno mai usato parole simili, oppure se ne sono stati destinatari/e: verrà poi chiesto di raccontare l’episodio, soffermandosi in modo particolare su come ci si è sentiti/e.
Sottolineando che le donne sono una categoria spesso odiata in Rete, come possibile antidoto l’insegnante presenta loro il Manifesto della comunicazione non ostile, aiutandoli/le a comprendere che il cambiamento parte sempre da consapevolezza e responsabilità individuali: dalle parole che non dico, dalle parole che non condivido, dalle parole che condanno.
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Studenti e studentesse sono invitati/e ad approfondire l’argomento attraverso alcune attività da fare in vari gruppi.
Cercare il significato di queste due triadi di parole: donna-madre-femmina e uomo-padre-maschio;
Confrontarsi sull’elenco di parole “da bollino rosso” nato in occasione della tappa fiorentina “Stop alla violenza di genere. Formare per fermare” (“Violenza sulle donne: ecco le dieci parole da bandire dai social e dai media”) a cui si possono aggiungere “tempesta emotiva” e “eccesso di gelosia”. Utili strumenti per questo tipo di approfondimento sono, tra gli altri, il Manifesto di Venezia, oppure le vignette di Stefania Anarkikka Spanò (Anarkikka) disponibili sul suo blog e sui profili social, in particolare su Instagram.
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