Le regole per stare bene a scuola
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- Educazione Civica
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- Competenze sociali e civiche
- Comunicazione nella madrelingua
- Consapevolezza ed espressione culturale
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- 03. Le parole danno forma al pensiero
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• Cosa sono le regole?
• Sono uguali dappertutto?
• Perché ci sono le regole?
• Quando sono con gli altri, ci sono cose che mi fanno stare bene?
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Leggiamo il Manifesto della comunicazione non ostile per l’infanzia
L’insegnante introduce il Manifesto della comunicazione non ostile e spiega che è una carta che contiene 10 principi, 10 impegni per stare bene in Rete, usando parole gentili.
Anche noi possiamo migliorare il nostro modo di stare insieme, in classe, tra di noi, imparando a usare le parole nel modo giusto. Per raggiungere questo obiettivo, possono esserci utili anche le regole, che ci accompagnano in tantissimi posti: nel gioco, nello sport, a casa, a scuola.
L’insegnante invita i bambini a scoprire e verbalizzare quali sono le regole che ci sono nei diversi ambienti e perché esistono.
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Crea le regole
Utilizza il cartellone Le regole per stare bene a scuola
La missione speciale di oggi è proprio trovare le regole per stare bene in classe: ognuno/a ne può proporre qualcuna e insieme si sceglieranno poi quelle ritenute più importanti.
Non devono essere tante (ne bastano 5).
Si invitano i bambini a fare proposte, rispettando le idee degli altri. Infine tra tutte le regole proposte ne saranno selezionate 5 (o se si ritiene opportuno qualcuna in più).
Le regole dovranno essere formulate come atteggiamenti positivi e non come divieti (es. invece di “NON correre in aula” si può dire “camminare con calma”).
Al termine della discussione, le regole verranno trasformate in immagini e saranno appese in una zona dell’aula facilmente visibile da tutti/e (vedi materiale allegato).
Una copia formato A4 può essere data anche a ogni bambino/a da conservare nei propri materiali e/o portare a casa.
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Proponiamo la verifica delle regole scritte nel cartellone creato precedentemente
L’insegnante propone alla classe di posizionare di fianco a ogni regola per stare bene a scuola un piccolo semaforo. Tutta la classe si impegna a ricordarsi al termine della giornata di fare una rapida verifica: oggi quanto abbiamo rispettato questa regola?
Metteremo un post-it o un segnale riposizionabile sul verde se siamo stati proprio bravi, arancione se siamo stati un po’ così e così, rosso se nella giornata non è andato tutto bene e dobbiamo impegnarci molto di più il giorno successivo su questa regola.
L’insegnante può stampare e ritagliare in parti (come un puzzle) il Manifesto della Comunicazione non ostile per l’infanzia (o un’altra immagine significativa) e nelle giornate in cui i semafori delle regole sono tutti verdi, la classe riceve in “premio” un pezzetto del puzzle da ricostruire.
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• L’incontro può essere preparato con la lettura del libro “Io ti voglio tanto bene” di Jane Porter, Masie Paradise Shearring, La Margherita Edizioni e tra le regole può essere inserita quella di usare parole gentili, piumate.
• L’insegnante potrebbe proporre a bambini e bambine di provare anche a casa a individuare delle regole. Per questo, è necessario preparare un foglio A4 a testa, in cui sono già elencati 5 punti da completare. Il foglio potrà essere accompagnato da una lettera simile a quella seguente, personalizzabile a seconda delle necessità:
“Cari genitori, oggi in classe abbiamo discusso del terzo principio del Manifesto della comunicazione non ostile e delle regole per stare bene in classe. È importante ricordare quanto sia bello stare insieme e quanto ci si voglia bene, soprattutto in famiglia! Il Manifesto della comunicazione non ostile ci affida una sfida bellissima: imparare comunicare bene. La vostra missione di oggi è costruire dunque insieme le regole per stare bene a casa. Ogni membro della famiglia può proporne qualcuna e verranno poi scelte quelle che tutti/e ritenete più importanti. Scrivetele sul foglio e appendetele in un posto in cui sono facilmente consultabili, ad esempio in cucina!”
L’attività può essere ripresa in classe nei giorni successivi, qualora le famiglie decidessero di cogliere l’invito: le regole trovate sono uguali o diverse da quelle della classe?
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