L’insegnante introduce il tema con la visione del cortometraggio “Thanks for the hate speech”.

Si passa all’analisi dell’articolo “Le parole per ferire” di Tullio De Mauro.

Per prima cosa gli/le alunni/e realizzano una mappa grafica degli elementi strutturali dell’articolo “Le parole per ferire“, diversificandoli per colore, e aiutandosi con una mappa narrativa.

Ad ognuno/a viene assegnato un elemento del racconto, con il compito di “guidare” gli/le altri/e a discutere e decidere che cosa scrivere nella mappa. Gli/le alunni/e ricercano e selezionano le parole chiave contenute nell’articolo e i richiami al punto 1 del Manifesto della comunicazione non ostile, per poi trascrivere delle mappe narrative in formato digitale (ad esempio con programma “scribaEPUB”). Gli/le alunni/e presentano quindi i lavori e segue una fase di discussione. Successivamente, si procede alla verifica dei lavori.

Per concludere, l’insegnante propone un confronto sulla potenza di ogni singola parola e sulla forza che è in grado di esprimere fuori e dentro la Rete. È possibile stimolare la discussione attraverso la visione del video di Francesco Sole sull’odio online.

Individuare casi di attualità legati all’hate speech aiutandosi con il video e analizzarli, cercando di evidenziare i punti chiave dell’uso distorto dei social.