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Secondaria 2° grado

Le parole giuste

Attività svolta sul web

Cittadinanza digitale Consapevolezza e responsabilità Collaborazione Social
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    • 05. Le parole sono un ponte
    • • È importante usare le parole giuste per comunicare efficacemente?

      • Come hanno influenzato il linguaggio i social network?

Svolgimento
90'
  • Organizza un dibattito in classe

    L’insegnante invita gli alunni a organizzare un dibattito tra di loro, dando come input di riflessione il fatto che le parole, le modalità e lo stile che scegliamo determinano, spesso, il tipo di relazione che impostiamo con il/la nostro/a interlocutore/interlocutrice, divenendo un ponte che ci permette di instaurare un contatto con gli/le altri/e e ci consente di realizzare una comunicazione efficace e positiva.

    Per questa attività possono essere usati altri input, come quelli suggeriti dall’elenco dei materiali, per esempio “ Le regole della comunicazione efficace e l’influenza dei social network sul linguaggio”.

    Di seguito, alcuni esempi di fonti da cui trarre spunti di riflessione:

    I video di Rocco Hunt per Parole O_Stili:

  • Leggi e organizza un dibattito

    Gli/le alunni/e si impegnano in attività di lettura e discussione (Circle Time) applicando la teoria dell’argomentazione, la classificazione degli argomenti e l’interpretazione (storicizzazione e contestualizzazione, attualizzazione, valorizzazione).

  • Usa il Manifesto per fare la tua analisi

    L’insegnante potrebbe chiedere ad allievi/e di compilare un elenco di parole comuni a loro familiari che possano facilitare e migliorare la comunicazione e la relazione con l’altro/a. Poi, presentare il lavoro utilizzando un software applicativo come Emaze o Haiku Deck.

    Analisi del racconto “Castelli e ponti” di Helena Janeczek. Gli/le alunni/e leggono il testo e poi lo contestualizzano con il punto 5 del Manifesto della comunicazione non ostile soffermandosi su tre aspetti:

    1. Influenza dei social network sulla capacità relazionale e comunicativa (creare profili diversi dai propri): “I profili li avevamo aperti quasi ovunque: Facebook, Instagram, poi B2, Meetic, e, quasi per puntiglio, Academic Singles. Avevamo scambiato le nostre carriere universitarie: io diventavo la laureata in economia, indecisa se andare all’estero o restare a Milano per il master, lei quella che aveva studiato da farmacista. Le immagini le avevamo per forza scaricate di straforo, sbizzarrendoci a scegliere da un infinito catalogo. Eravamo cugine di una vita trascorsa assieme tutte le estati, eravamo diventate gemelle di password e idApple”.
    2. Solitudine: “Grazie, Lorella, la pasta che mi hai lasciato era buonissima. Però tu dormi quasi sempre quando torno da Milano. Capisco, ma spero che Gio cresca in fretta così abbiamo di nuovo un po’ di tempo per le nostre chiacchiere”. Questo e simili messaggi sono serviti a rafforzare la ricostruzione che Mary si sentisse molto sola, quando era da noi in Brianza, sola e intrappolata in un’infelicità che, a causa del suo carattere così ligio e accomodante, non esprimeva neanche a se stessa”.
    3. Desiderio di relazionarsi con gli/le altri/e: “Quelle parole non erano un castello di menzogne, ma la chioma di Raperonzolo calata fuori dalla finestra, un ponte in verticale per uscire dalle mura, se dopotutto era impossibile farle crollare”.

    Forum Group: “L’importanza di farsi capire”. Si presentano spunti concreti che permettono di attualizzare quanto preso in esame: “Le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”(Raymond Carver).

    Quanto pensi che sia importante scegliere le parole più adatte per comprendere, farsi capire e relazionare con gli altri?

    Forum Group: “L’influenza delle nuove tecnologie sul linguaggio”. Si presentano spunti concreti che permettono di attualizzare quanto preso in esame. Secondo Tullio De Mauro, la regola più importante per comunicare bene è mettersi nei panni di chi ci legge o ci ascolta in modo che le nostre frasi e le nostre parole siano più facili da capire: tu che cosa ne pensi, sei d’accordo con il linguista?

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