Le parole di Hitler
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- 03. Le parole danno forma al pensiero
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• Qual è la reazione emotiva che una parola può suscitare?
• Cosa vuol dire appartenere a un gruppo?
• In che modo le parole che utilizziamo per definire noi stessi/e e gli/le altri/e sono in grado di dividere o di unire?
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Leggi il testo
Lettura di passi scelti dei discorsi di Hitler, in particolare tra quelli precedenti la presa del potere nel 1933, e sottolineatura delle parole chiave, distinguendo tra quelle “positive” e quelle “negative”.
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Analizza il testo
L’insegnante guida il dialogo, volto a mettere in mostra il modo in cui, nei discorsi sopracitati, viene marcata una differenza tra “noi” e “loro” attraverso l’utilizzo di un preciso repertorio di parole chiave. Questo accade proprio nel momento stesso in cui si afferma esplicitamente che il Nazismo tende invece a creare l’unione e l’armonia di tutto il popolo tedesco.
Oltre a ciò Hitler, mentre propone una visione della nazione che vuole essere valida per tutti/e, individua precisi requisiti che l’individuo deve per forza rispettare. Va sottolineata l’insistenza con cui, attraverso precise espressioni e definizioni, le principali forze della Repubblica di Weimar vengono identificate come le responsabili uniche della presente situazione del paese.
Come esercizio, la classe può cercare di individuare le parole ed espressioni volte a creare un’identificazione nell’uditorio.
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Guarda il film “L’onda” di Dennis Gansel (2008)
Si potrebbe proporre ad allievi e allieve la visione del film “L’onda” (in classe o a casa): ne può scaturire una discussione, guidata dall’insegnante, attraverso cui analizzare il modo in cui il linguaggio utilizzato tende a creare una dinamica di gruppo e ad escludere gli/le altri/e.
Alunni e alunne potrebbero altresì produrre un elaborato nel quale riflettere su come e dove, nel mondo odierno, si possono ritrovare certe dinamiche messe in atto dal Nazismo e in qualche modo replicate successivamente nell’esperimento sociale che sta alla base del film.
Studenti e studentesse dovranno anche ipotizzare un modo di utilizzare la parola che possa fare da argine a questo tipo di dinamica.
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