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Secondaria 2° grado

Il capro espiatorio

Cittadinanza digitale Conflitto Hate Speech
    • Conflitto
    • Hate speech
    • Cittadinanza digitale
    • Area Scientifica-Tecnologica Matematico
    • Area Artistico-Espressiva
    • Educazione Civica
    • Area Umanistico-Letteraria
    • Comunicazione nella madrelingua
    • Competenze sociali e civiche
    • Competenza digitale
    • Consapevolezza ed espressione culturale
    • Imparare a imparare
    • 09. Gli insulti non sono argomenti
    • • Esistono situazioni in cui la violenza è giustificata? (vedi “Se uno è bacato, non c’è niente da fare, resta la violenza”)

      • È vero che la violenza è il frutto, sebbene eccessivo, dell’impotenza della società di risolvere i problemi?

      • L’odio è nelle persone, come sostiene Chiara D’Elia, o è la Rete ad essere la principale responsabile dell’ostilità crescente?

      • Sei d’accordo sul fatto che mancano le parole per manifestare il conflitto? Le abbiamo smarrite o dobbiamo ancora inventarle?

      • Quale dovrebbe essere il ruolo degli adulti nella gestione dei conflitti e nella prevenzione della violenza?

Svolgimento
180'
  • Leggi il testo

    Analisi in classe del racconto: “Bifida” di Christian Raimo (da “Parole ostili. 10 racconti”, Editori Laterza, a cura di Loredana Lipperini, 2018): gli/le alunni/e leggono il testo e poi lo contestualizzano con il punto 9 del Manifesto della comunicazione non ostile (metodologia utilizzata: Jigsaw – Cooperative Learning).

  • Ricerca e discuti

    Questa attività si svolge in tre fasi:

    1. Si illustrano gli step dell’attività. Si pianifica il materiale didattico, la disposizione della classe, i compiti da svolgere, la definizione e l’assegnazione dei ruoli degli studenti delle studentesse e i criteri per il lavoro di valutazione.
    2. Si formano i gruppi base e a ognuno viene assegnato un mini-topic: la violenza delle parole; le forme di discriminazione emerse dal racconto; l’emarginazione e l’isolamento; l’aggressività e l’anaffettività; l’inclusione.
    3. Ciascun gruppo base approfondirà il proprio tema attraverso una ricerca su siti utili (eventualmente indicati dall’insegnante). Il/la portavoce di ciascun gruppo presenterà alla classe l’analisi preparata, utilizzando un’app tool.

    Le azioni distruttive, come l’esclusione o il maltrattamento, da che cosa dipendono? Forum group – Proposta di riflessione. Si presentano spunti, tratti dal racconto, che permettono di attualizzare quanto preso in esame: perché Chiara D’Elia non si è mai integrata con la classe? Perché Rosati la considera la tigna della scuola? Perché Rosati sostiene che Chiara dovrebbe frequentare un’altra scuola?

    In che modo le persone comuni possono trasformarsi in carnefici? Cosa rende cattive le persone? Forum group – Proposta di riflessione. Si presentano spunti, tratti dal racconto, che permettono di attualizzare quanto preso in esame:

    • Nel suo tema, Chiara scrive “…Tutti parlano di odio in rete. Ma l’odio in rete non esiste. L’odio è nelle persone. E poi quelle persone lo mettono in rete oppure nelle famiglie o tra gli amici. Anche io odio molte persone. Odio per esempio spesso mia madre, mio padre, mio fratello. Li odio perché sono sani e io no. Odio i miei compagni di classe. E se potessi in alcuni casi gli sputerei in faccia o li avvelenerei. Ho pensato alcune volte che la mia spina bifida è il segno del demonio. E che posso con il potere del demonio pensare a tal punto al male di qualcuno che quel male accade.”
    • In alternativa, o in un secondo momento, ragazzi e ragazze sono invitati/e a formare le seguenti squadre (professore, Rosati, D’Elia, altri) a seconda delle tesi e degli atteggiamenti da cui si sentono maggiormente rappresentati, quindi a confrontarsi sul racconto: dopo un primo momento di riscaldamento in cui si raccolgono le impressioni generali, la discussione va portata sulle domande fondamentali (vedi sopra, al punto 2).
  • Discuti e scrivi

    Proposta di analisi (da svolgere a casa, in gruppo di due, e poi da caricare su Piattaforma Moodle): gli/le alunni/e individueranno le assonanze tra l’episodio raccontato (una scritta sul muro grande davanti al cancello della scuola: “MORTE AI NORMALI”) con uno simile da loro vissuto, in prima persona o in modo indiretto. Si soffermeranno sulle dinamiche dell’accaduto, sulle emozioni, sui sentimenti, rapportandoli alle proprie esperienze di ricordi, sensazioni, percezioni, emozioni. 

  • Crea un questionario

    Gli studenti formuleranno un questionario strutturato in modo anonimo, il cui scopo sarà la rilevazione di elementi utili ad una ricerca su come i/le ragazzi/e vivono i rapporti con gli/le altri/e all’interno della scuola, di episodi di emarginazione, di isolamento e di discriminazione; sarà inoltre utile a capire come sia possibile migliorare l’inclusione di ciascun/ciascuna alunno/a.

    Realizzazione di uno spot contro gli insulti, la violenza, l’aggressività, verbale e/o fisica, che dovrà essere progettato e realizzato interamente dagli/dalle studenti/esse.

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    Chi ha già lavorato in classe con questa attività

    In questa sezione troverai le esperienze di chi ha lavorato con l'attività proposta attraverso un racconto di foto e video! Prendi spunto, fatti un'idea e se vuoi condividi la tua esperienza con gli altri raccontando com'è andata (se trovi la sezione vuota, apri le danze ;) )