L’insegnante accompagna la classe in un “viaggio nella follia” attraverso alcuni esempi letterari (“Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, “Amleto” di William Shakespeare, “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, “Il cavaliere Inesistente” di Italo Calvino), approfonditi partendo da una presentazione o da una citazione. L’ideale sarebbe poterlo fare con linguaggi diversificati: una slide con una citazione, lo spezzone di un film, il video di una rappresentazione teatrale, un quadro, un albo illustrato.

In conclusione l’insegnante può avviare una discussione sui casi letterari affrontati e una riflessione sui giudizi a volte troppo frettolosi che esprimiamo sugli/sulle altri/e, su opinioni e punti di vista diversi da rispettare e approfondire e da non individuare come nemici da colpire.

Lettura e analisi di vari passi e brani riguardanti la follia, tratti da opere e autori studiati in letteratura (“Orlando Furioso” di Ariosto, “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, “Lettera a Theo” di Van Gogh), confrontati con altri autori e opere più recenti o con biografie di artisti e anche cantanti contemporanei (Van Gogh, Caparezza).

Dopo alcune lezioni di dibattito e confronto, gli/le studenti/studentesse saranno invitati/e a comporre un saggio breve basandosi sui brani e documenti analizzati collettivamente. Le citazioni più interessanti tratte dai vari testi scritti dai/dalle ragazzi/e saranno inserite in un manifesto su genio e follia che verrà affisso in classe o su una bacheca virtuale.