Conoscere se stessi per accettarsi
In collaborazione con Marta Rizzi
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- Consapevolezza e responsabilità
- Emozioni
- Cittadinanza digitale
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- Area Artistico-Espressiva
- Area Umanistico-Letteraria
- Educazione Civica
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- Consapevolezza ed espressione culturale
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- 01. Virtuale è reale
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• Chi sono io?
• Come mi vedono gli/le altri/e?
• Come vorrei essere?
• Quali sono i miei punti di forza e quali i miei punti deboli?
• Quali potenzialità e limiti ha ciascuna caratteristica che mi contraddistingue?
• Quali emozioni ho provato?
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Scrivi alla lavagna aggettivi che ti riguardano
L’insegnante invita gli alunni a fare un brainstorming a partire dalle seguenti domande: “Cos’è l’autostima? Se penso all’autostima, mi viene in mente…”. A ruota libera segnare sulla lavagna tutte le singole parole che vengono in mente associate all’autostima.
Immagine di sé. Completare con 10 aggettivi la seguente frase: “Io sono…”.
Immagine sociale. Completare con 10 aggettivi la seguente frase: “Se mi mettessi nei panni degli/ delle altri/e, come mi vedrei? Lui/Lei è…”.
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Disegna e scrivi come ti vedi, utilizza: carta e penna, e una scheda con la sagoma di una persona
L’insegnante invita alunni/e a disegnarsi per come si vedono, su una sagoma umana (da stampare e distribuire). Far concentrare i/le ragazzi/e su ciò che più piace loro di se stessi, su ciò che non amano, su ciò che li/le lascia indifferenti e su ciò che vorrebbero cambiare. Dividere un foglio in due e in una colonna fare un elenco dei propri pregi, punti forti, potenzialità (almeno 10) e sull’altra dei propri difetti, punti deboli, limiti. È importante che l’insegnante ricordi spesso ai/alle ragazzi/e che non verranno giudicati/e in alcun modo e, indipendentemente da ciò che diranno, di guardarsi ed essere il più obiettivi possibile.
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Leggi e analizza ciò che è stato scritto
L’insegnante rintraccerà e accorperà in modo anonimo i punti di forza e i punti di debolezza su un foglio, che consegnerà poi a ciascun/ciascuna ragazzo/a così che ognuno/a abbia la propria copia sotto mano.
In gruppo si proverà a rintracciare per ogni caratteristica (sia punti di forza che di debolezza) gli aspetti negativi e positivi in base alle circostanze, a partire dalle seguenti domande: “Secondo voi i punti di forza sono sempre favorevoli? E quelli di debolezza limitanti? Proviamo a vedere per ciascuna caratteristica quando può essere positiva e quando rappresenta un limite?” (es. essere polemici può essere un limite in una conversazione tra amici, ma un valore se si vuole andare a fondo di un’analisi).
Lo scopo è accettarsi per quello che si è e non giudicare l’altro/a. Sempre in gruppo parlare di come ci si è sentiti/e, di quali emozioni si sono provate, a partire dall’insegnante.
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Ricordare spesso ai/alle ragazzi/e che non verranno giudicati/e in alcun modo, indipendentemente da ciò che diranno, di guardarsi ed essere il più obiettivi possibile.
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