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Chi ha già lavorato in classe con quest'attività

Il meglio e il peggio di Internet

Basato sulla scheda
Ancheioinsegno

Internet: un mondo da scoprire

1 A
Istituto Comprensivo Pescara 5
Pescara

Per un lavoro di tesi ho tratto ispirazione da una delle attività “Ancheioinsegno”, in particolare per gli esempi e le sollecitazioni offerti (Cosa si può fare con Internet? Quali sono le opportunità? Quali i rischi?) e per un gioco-stimolo, che ho ribattezzato “Gioco del gomitolo”. La scheda didattica messa a disposizione da Parole O_stili presenta un gioco che consiste nel mettersi al centro di un cerchio (dapprima l’insegnante e poi, a mano a mano, tutti gli alunni uno per volta), scegliere un dispositivo disegnato (che io invece ho inserito nel framework concettuale, vedasi la metodologia EAS) e raccontare ad alta voce l’attività svolta con esso. Gli elementi di differenza sono stati la discussione guidata, la costruzione di un’immagine e, quindi, di un’idea condivisa di Internet e il compito da realizzare in piccoli gruppi la cui consegna era quella di provare a capire quali tipologie di situazioni fossero state riportate e le emoji (felice, indifferente, triste) che al meglio le potessero rappresentare. Poi gli alunni hanno presentato sinteticamente il loro elaborato di fronte al resto della classe, spiegando le ragioni delle loro scelte e riportando le loro esperienze personali. Mentre Parole O_stili proponeva di mettersi al centro di un cerchio, scegliere un dispositivo disegnato e alzarlo, io ho invece deciso di lasciare i bambini seduti ciascuno al proprio posto, di utilizzare un gomitolo che uno studente per volta avrebbe tenuto in mano per poi legare a sé un capo del filo e lanciarlo verso un/una compagno/a, dire ad alta voce il proprio nome e l’uso che fa di Internet. In questo modo si è formato una sorta di reticolo e ho potuto avviare una riflessione sulla rete di relazioni/contatti che si instaurano quando si utilizza Internet. L’attività ludica è stata breve e significativa dato che ha anche permesso una maggiore conoscenza e connessione tra i bambini, oltre al fatto che sono riuscita anche a capire l’uso che gli alunni fanno di Internet. La classe ha avuto modo non solo di riflettere sul perché sia stata scelta una emoji invece che l’altra, sul motivo per cui una situazione possa essere considerata bella oppure brutta a seconda dei casi, ma anche di rendersi conto delle conseguenze di determinati comportamenti.