Chi ha già lavorato in classe con quest'attività
Algoritmi in IVB
Basato sulla scheda
Ancheioinsegno
I bambini sono stati catturati dalla metafora del cubo di Rubik e dalla visione dell’intervista a Erno Rubik che racconta come ha inventato il cubo. Gli aspetti che hanno suscitato il maggior interesse sono stati che il cubo, a 50 anni dalla sua invenzione, è ancora il giocattolo più venduto nel mondo, e la semplicità e l’umiltà con cui Erno Rubik parla della sua creazione, definendola “come un figlio”.
Dopo la discussione sulle varie modalità di soluzione del cubo (io conosco gli algoritmi per risolverlo con il metodo a strati, abbiamo poi parlato del metodo Fridrich e della possibilità di risolvere il cubo senza ricorrere agli algoritmi), siamo passati ad analizzare che cosa si intende per algoritmo e l’origine di questo nome. Ho poi illustrato, utilizzando i video e i pdf proposti dalla piattaforma, un algoritmo come sequenza di istruzioni per raggiungere uno scopo.
Ho lasciato loro il compito per casa di scrivere sul quaderno un algoritmo di loro scelta, tra le attività che quotidianamente fanno, usando una sequenza di istruzioni. Lavoro in una scuola a tempo pieno, nella quale siamo soliti assegnare compiti a casa solo durante il fine settimana. La cosa straordinaria è stata che da un giorno all’altro (ho assegnato il compito lunedì pomeriggio), questa volta, tutti i bambini della classe avevano svolto il compito assegnato!
Questa cosa si è ripetuta il giorno successivo, quando ho spiegato la possibilità di usare un diagramma a blocchi per inserire le varie fasi di un algoritmo. Una volta comprese le forme dei blocchi associate ai rispettivi significati, ho chiesto loro di trasformare l’algoritmo che avevano realizzato il giorno precedente in un diagramma a blocchi. La mattina dopo l’avevano fatto tutti.
Erano, inizialmente, algoritmi lineari, che non comprendevano condizioni o domande che presupponessero due strade diverse. Durante il terzo incontro, quindi, abbiamo introdotto la funzione del blocco a forma di rombo e la possibilità di creare due vie diverse nello stesso algoritmo. La comprensione di questo passaggio è stata più impegnativa, ma alla fine siamo riusciti a realizzare diagrammi sensati.
Nel frattempo, il collega di ed. fisica aveva insegnato ai bambini un gioco da fare in classe, intitolato Lupus in Tabula. Questo gioco è piaciuto talmente tanto che abbiamo deciso di prendere spunto dalle sue regole per costruire un algoritmo collettivo, di tutta la classe. Mentre, divisi in coppie, realizzavano il loro algoritmo comprendente un rombo, a turno ciascun bambino è venuto a dare il suo contributo alla realizzazione del cartellone, che è stato poi appeso in classe.
Durante l’ultimo incontro, infine, abbiamo realizzato i video in cui alcuni bambini hanno spiegato le varie fasi del nostro lavoro.
Ora siamo in trepidante attesa di ricevere gli algoritmi per risolvere il cubo di Rubik!